Campo magnetico - Definizione del vettore induzione magnetica

Oltre alle interazioni gravitazionali ed elettriche, esiste in natura una terza categoria di interazioni, quella delle interazioni magnetiche. Esse si manifestano su materiali specifici (ferro, cobalto, nichel e loro composti), e sono perciò nettamente distinte dalle azioni gravitazionali che si esercitano invece su tutti i materiali.

Inoltre, i fenomeni magnetici non si manifestano sulle cariche elettriche statiche, mostrando perciò caratteristiche diverse rispetto ai fenomeni elettrostatici.

Esistono tuttavia importanti azioni magnetiche sulle correnti elettriche che verranno approfondite nei prossimi paragrafi.

Se sospendiamo un ago magnetizzato in modo che sia perfettamente libero di ruotare, osserveremo che esso si orienterà sistematicamente in una ben precisa direzione, prossima alla direzione geografica nord-sud. Questo rivela la presenza di un campo magnetico terrestre (la definizione di campo magnetico verrà data con maggior precisione in seguito; per ora questo termine indica semplicemente una porzione di spazio sede di azioni magnetiche).

Indichiamo come polo nord (simbolo N) l'estremità dell’ago che punta sempre verso il nord geografico; l’altra estremità viene indicata come polo sud (simbolo S).

Osservando le azioni fra due aghi magnetici si rileva che poli di segno diverso si attraggono, mentre poli di segno uguale si respingono. Peraltro, a differenza delle cariche elettrostatiche, se un magnete viene spezzato indefinitamente presenta sempre due polarità N e S, inscindibili.

Questa impossibilità di separare i due poli magnetici rende disagevole lo studio dei fenomeni magnetici sui magneti naturali. Per una definizione esatta delle grandezze magnetiche ci serviremo perciò delle interazioni che si manifestano fra campi magnetici e correnti elettriche.

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