Le armature dei condensatori visti finora sono separate da uno spazio vuoto o da uno strato...
Una carica q, quando si trova in un campo elettrico, è sottoposta alla forza F = q*K; se la...
Ogni bipolo inserito in una rete elettrica é sottoposto ad una tensione V ed é percorso dalla...
Raramente un circuito magnetico è omogeneo come quello visto al paragrafo precedente; molto...
Fig 2.6 - Schiera di N conduttori paralleli
Fig. 2.1 - Potenza in sistema polifase. In un sistema trifase la potenza istantanea assorbita...
Fig 3.10 - Transitorio con condensatore inizialmente carico alla tensione V0
Si è visto al paragrafo precedente che una corrente è circondata da un campo magnetico; una...
Riprendendo l'argomento dell'articolo Diagramma tensione-corrente , diamo ora del bipolo una...
Fig 4.14 - Metodo grafico per ricavare la caratteristica di un circuito magnetico composto da...
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Fig. 3.5 - Risposta al variare della pulsazione del circuito R-L-C- serie.
Per descrivere la risposta in frequenza del circuito R-L-C in serie di fig. 3.5 si segue la stessa procedura adottata per i circuiti R-L ed R-C.
Fig. 3.1 - Risposta al variare della pulsazione di un circuito R-L; a) circuito; b) diagramma dell'impedenza al variare di ω; c) diagramma delle tensioni; d) diagramma della corrente.
Il circuito di figura 3.1 esiste un valore di pulsazione che indichiamo con ωt, tale che
Fig. 3.1 - Risposta al variare della pulsazione di un circuito R-L; a) circuito; b) diagramma dell'impedenza al variare di ω; c) diagramma delle tensioni; d) diagramma della corrente.
Fig. 2.13 - Cirbuito G-L-C in parallelo e relativi diagrammi.
Il circuito di fig. 2.13 a) è costituito da un resistere, un induttore ed un condensatore collegati in parallelo ed alimentati da un generatore di tensione. Con questa disposizione risulta conveniente far uso dell'ammettenza anziché dell'impedenza; il diagramma delle correnti è rappresentato in fig. 2.13 b). La corrente risultante è data da
Fig 2.11 - Circuito R-L parallelo:diagramma delle correnti e dell'ammettenza
Se si collegano due elementi ideali in parallelo, come ad esempio il resistere e l’induttore di fig. 2.11 e si alimenta il circuito con un generatore di tensione, la corrente in ogni ramo risulta
Le impedenze, come tutti gli altri bipoli, possono essere collegate nei modi più svariati, a formare reti complesse.
Consideriamo i due casi, particolarmente ricorrenti, del collegamento di impedenze in serie ed in parallelo.
Fig. 2.9 - Impedenza equivalente a più impedenze in serie.
Il problema di costruire un crossover è uno dei più impegnativi da affrontare nel campo dell'Alta Fedeltà, sia per il tecnico progettista, sia, a maggior ragione, per l’amatore. Nell'articolo vengono innanzitutto illustrati i criteri in base ai quali scegliere le frequenze di separazione, il circuito ed i suoi componenti, l'attenuazione per ottava oltre la frequenza di crossover.
Successivamente,dopo aver definito le reti tipo « K » e tipo « M », vengono presentati i metodi per il progetto vero e proprio di un crossover; a questo scopo sono inserite numerose tabelle che facilitano il compito.
Vediamo di esaminare alcune delle cause più nascoste di questo inconve- niente, che assieme alle autoscillazioni assilla le nuove leve dell'elettronica. Voglio ricordare che i tempi sono cambiati e non si usano più quei tubi di vetro che richiedevano un buon telaio e un bel p0’ di schermature per andare: transistor e circuiti integrati richiedono ben altre precauzioni, e spesso gli schermi sono superflui se non controproducenti. Quindi le teorie di una volta, che molti per inerzia credono di poter usare tuttora vanno prese con molta cautela.
1) Alimentazione. Il ronzio [a 50 0 100 Hz] viene dall'alimentazione se l'alimentatore non è ben dimensionato e disaccoppiato. Supposto buono il progetto, vediamo che cosa può fare l'inesperto per rovinare un alimentatore che invece andrebbe bene. Esaminiamo a titolo di esempio un tipo semplicissimo.
Fig. 1
Fig 1
In questo breve articolo sulle antenne, non riprodurrò certo il solito disegno idilliaco della casetta con l'albero accanto: chi possiede una casetta del genere non ha bisogno di essere aiutato da me a tirare un filo dall'albero alla casetta e a collegarlo al ricevitore.
Fig. 2.7 - Circuito R-L-C: diagramma vettoriale della tensione e dell'impedenza.
Nel circuito di fig. 2.7 dobbiamo calcolare l’impedenza vista dai morsetti del generatore. La tensione V è data dalla somma vettoriale
Fig. 2.6 - Impedenza ohmico-capacitiva.
Se il circuito esaminato è quello di fig. 2.6, nel quale sono collegate in serie una resistenza ed una capacità, procedendo analogamente all'articolo «Circuito R-L in serie» si ottiene:
Iniziamo questo articolo con alcuni accorgimenti per NON mandare il loro sfavillante baracchino nel mondo dei... più.
Fig. 2.5 - Impedenza ohmico-induttiva.
Negli articoli precedenti sono stati considerati separatamente gli elementi R, L, C. In pratica tali elementi si trovano spesso combinati e dobbiamo perciò trattare configurazioni più complesse.
Fig 2.4 - Tensione e corrente ai capi di un condensatore in regime sinusoidale
Un condensatore ideale è collegato ad un generatore di tensione sinusoidale,come nel circuito di fig. 2.4. Assumendo fase uguale a zero, l'espressione della tensione istantanea è
Il transistore NPN è composto da due zone formate da conduttori del tipo N, e da una zona intermedia del tipo P. Le due zone esterne si chiamano emettitore e collettore, quella centrale si chiama base. In un transistore di questo tipo la tensione di lavoro viene applicata connettendo il polo negativo all'emettitore e quello positivo al collettore. Nei transistori del tipo PNP,sempre meno usati, le polarità sono invertite.
Fig 2.2 - Corrente e tensione ai capi di un induttore in regime sinusoidale
Consideriamo un induttore ideale avente resistenza nulla e caratteristica magnetica lineare (ottenibile ad esempio per mezzo di una bobina in aria od avvolta su un circuito magnetico avente un ampio traferro).
Fig 2.1 - Tensione e corrente ai capi di un resistore in regime sinusoidale nelle rappresentazioni analitica, sinusoidale, vettoriale e simbolica.
Un resistere è alimentato da un generatore di corrente sinusoidale di valore efficace I e pulsazione ω (fig. 2.1). Accanto al simbolo del generatore è indicato il senso positivo della corrente, nonostante questa sia alternata; l’indicazione è necessaria per stabilire univocamente il morsetto di riferimento per la determinazione della fase. Poiché nel circuito è presente un solo generatore è comodo assumerlo come riferimento attribuendogli fase nulla.
Il caso più semplice d’impiego per un controllo a tiristore è quello cosiddetto a “senso unico” (vedi figura 1). Consideriamo dapprima il circuito di corrente principale. In questo il tiristore si trova in serie alla tensione alternata di alimentazione, poiché il tiristore, per le sue proprietà particolari, è essenzialmente un interruttore a corrente alternata. Sempre in serie si trova la resistenza di carico RL. L’intensità di corrente attraverso la resistenza RL viene controllata dal tiristore.
Consideriamo in primo luogo solo il controllo di corrente in carichi per cui vale la legge di Ohm (ad esempio lampadine elettriche, stufe elettriche, ecc.). Perciò anche nella figura il carico RL è rappresentato come una resistenza ohmica.
Ridefiniamo sui numeri complessi le stesse operazioni già viste sulle sinusoidi e sui vettori. La somma o la differenza di due o più numeri complessi è un numero complesso avente la parte reale uguale alla somma o differenza delle parti reali e la parte immaginaria uguale alla somma o differenza di tutte le parti immaginarie
Fig 1.21 - A) Rappresentazione di un numero complesso sul piano di Gauss. B) Rappresentazione di un vettore sul piano di Gauss a componente reale b componente immaginaria
I vettori, oltre che graficamente, possono essere trattati analiticamente utilizzando la perfetta corrispondenza con i numeri complessi, composti dalla somma di un numero reale e di un numero immaginario. La rappresentazione dei vettori per mezzo dei numeri complessi è detta rappresentazione simbolica.Indicando con Y un generico numero complesso, poniamo
Fig 1.14 - Corrispondenza tra sinusoide e vettore
Le operazioni definite nell'articolo «Operazioni lineari sulle sinusoidi», se eseguite. punto per punto sulle sinusoidi, risultano lunghe, laboriose ed inadatte per calcoli complessi. È tuttavia possibile semplificare notevolmente la procedura di calcolo utilizzando la corrispondenza fra sinusoidi e vettori.
Per spiegare il processo d'innesco di un tiristore a semplice effetto (detto brevemente tiristore) si suppone mentalmente un tiristore-NPNP (sotto figura a sinistra), come formato da un transistore-NPN e da un transistore PNP (figura a destra).
Per l’innesco il tiristore deve essere polarizzato in avanti. (cioè con l’emettitore P positivo, e con l'emettitore N negativo). Alla base P del transistore NPN viene portata una corrente di pilotaggio IST. Essa provoca una corrente di collettore iN del transistore NPN, che viene portata da elettroni; questa a sua volta entra come corrente di pilotaggio negativa nella base N del transistore PNP. Anche questa provoca una corrente di collettore iP del transistore PNP che viene portata da cavità e che rinforza la corrente di pilotaggio iniziale del transistore NPN.