Massime del Buddha e del pensiero buddista
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Massime del Buddha e del pensiero buddista
Published in Poesie - Sonetti - Ballate
Massime del Buddha e del pensiero buddista
Lunga è la notte per chi è sveglio, lungo è il miglio per chi è stanco, lunga è l'esistenza per gli stolti che ignorano la vera legge. |
Se chi viaggia non incontra uno a lui simile o migliore di lui, continui da solo il suo cammino; quella di uno stolto non è compagnia. |
"Questi figli sono miei, queste ricchezze sono mie", con tali pensieri si tormenta lo stolto. Se egli stesso non si appartiene, quanto meno possono appartenergli i figli e le ricchezze? |
Lo stolto che sa riconoscere la propria stoltezza, per questo solo è saggio, mentre lo stolto che reputa di essere saggio, questi davvero può dirsi stolto. |
Anche se uno stolto stesse insieme con un saggio per tutta la vita, non arriverebbe mai ad afferrare la realtà delle cose, così come il cucchiaio non conosce il sapore della minestra. |
Se una persona intelligente stesse insieme con un saggio anche per un minuto solo, egli conoscerebbe subito la realtà delle cose, così come la lingua è in grado di conoscere il sapore della minestra. |
Gli stolti sprovvisti di intuizione, sono i peggiori nemici di se stessi, poiché compiono azioni cattive che producono frutti amari. |
Non è un azione ben fatta quella che, una volta compiuta, è causa di pentimento e la cui ricompensa si riceve con tristezza e pianto. |
E' un'azione ben fatta quella che, una volta compiuta, non causa pentimento e la cui ricompensa si riceve con gioa e animo ben disposto. |
Fino a che la cattiva azione compiuta non da frutto, per lo stolto è miele, ma quando matura, allora lo stolto è preda del dolore |
Che lo stolto mangi pure il suo cibo mese per mese con la punta di un filo d'erba kusha: egli non vale di certo la sedicesima parte di quelli che hanno approfondito la vera legge |
La cattiva azione non si coagula d'un tratto come latte già fresco, ma segue lo stolto come fuoco sotto la cenere. |
Se la conoscenza dello stolto si desta, essa dissipa la di lui fortuna, rompendogli la testa. |
Che lo stolto persegua pure nel desiderio di una falsa reputazione, della precedenza tra i monaci, del dominio sui monasteri e della considerazione tra l'altra gente. |
"Che il padre di famiglia e chi ha abbandonato il mondo reputino che questo sia mia opera; siano anche essi sottoposti a me in tutto quello che devono o non devono fare ", così ragiona lo stolto e, intanto, crescono la sua brama e il suo orgoglio. |
"Una è la strada che conduce al guadagno, un'altra quella che conduce al nirvana", Se il monaco discepolo del Buddha ha appreso ciò, egli non desidererà la gloria, ma si impegnerà per allontanarsi dal mondo. |